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Riflessioni su advisory ed investitori nel risanamento d'impresa. Punti di Contatto e Differenze tra Advisor ed Investitori Professionali in Startup Tecnologiche e Aziende in Crisi

Riflessioni su advisory ed investitori nel risanamento d’impresa

Riflessioni su advisory ed investitori nel risanamento d’impresa

Punti di Contatto e Differenze tra Advisor ed Investitori Professionali in Startup Tecnologiche e Aziende in Crisi

In un precedente articolo ho fatto un paragone forse azzardato (ma che rivendico) tra investitori professionali in startup ed investitori professionali in aziende in crisi evidenziando, pur nelle evidenti differenze, alcuni punti di contatto che a mio parere andrebbero approfonditi per provare a rispondere ad una sfida ad oggi irrisolta che il mercato ci pone.

Gli investitori professionali in operazioni di risanamento hanno come target imprese di grandi dimensioni per massimizzare i profitti anche a fronte degli elevati costi di consulenza e dei forti rischi. In Italia resta scoperta un’ampia fascia di PMI che, una volta risanate, potrebbero tornare a creare valore. Il mondo startup d’altro canto ha aiutato la consulenza (almeno in parte e pur con i noti eccessi) a ridisegnare il proprio modello per operare in un mercato che non ha le risorse per affrontare costi elevati di advisory. Chissà che non possa fornire spunti di ispirazione…

Alcuni protagonisti dell’innovazione hanno anche giustamente alzato gli scudi (come però fin troppo spesso accade) marcando più le differenze che i potenziali punti di contatto. L’articolo in effetti soffriva di troppi non detti e vorrei parzialmente rimediare qui pur consapevole dei limiti di spazio e tempo.

Io invece sono molto interessato (come sa chi ha letto il mio libro “Restartup, Le scelte imprenditoriali non più rimandabili” edito da EGEA, casa editrice dell’Università Bocconi) a vedere nel mondo startup un laboratorio da cui attingere soluzioni per ridisegnare l’impresa e la consulenza, anche in settori più tradizionali.

Ho quindi provato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale a scrivere un breve articolo che possa aiutare ad aprire il dibattito uscendo dai recinti e dalle rispettive tribù.

Introduzione

Gli investimenti, sia in startup tecnologiche emergenti sia in aziende in crisi da risanare, richiedono un approccio analitico e strategico, ma differiscono per rischi, opportunità e metodi di valutazione. Questo articolo esplora i punti di contatto e le differenze tra queste due tipologie di investimento, fornendo una panoramica che integra teoria finanziaria, analisi di mercato e pratiche di gestione strategica.

Punti di Contatto

  1. Ricerca di Alti Rendimenti: Sia gli investitori in startup tecnologiche sia quelli in aziende in crisi sono generalmente alla ricerca di rendimenti superiori alla media, compensativi del rischio maggiore associato a questi investimenti.
  2. Valutazione e Due Diligence Approfondita: Entrambe le categorie richiedono un’analisi dettagliata del business model, delle proiezioni finanziarie, della squadra di management e del mercato di riferimento. La due diligence diventa fondamentale per identificare opportunità e rischi.
  3. Gestione del Rischio e Diversificazione: Gli investitori professionisti utilizzano strategie di gestione del rischio e diversificazione per mitigare le potenziali perdite, consapevoli della variabilità dei risultati in entrambi i contesti.
  4. Coinvolgimento Strategico: Oltre al capitale finanziario, sia gli investitori in startup che quelli in aziende da risanare spesso forniscono supporto strategico, operativo e di rete per guidare la crescita o il turnaround.

Differenze

Obiettivi di Investimento

Startup Tecnologiche Aziende in Crisi
Crescita esponenziale Stabilizzazione e recupero
Scalabilità del modello di business Ristrutturazione operativa/finanziaria
Innovazione di mercato Conservazione del valore e riduzione dei costi

Orizzonte Temporale

  • Startup Tecnologiche: Gli investitori sono spesso orientati verso un orizzonte temporale più lungo, puntando a maturare l’investimento attraverso la crescita esponenziale della startup.
  • Aziende in Crisi: L’obiettivo è generalmente una correzione nel medio termine, con piani di exit più rapidi una volta che l’azienda è stata risanata o ristrutturata.

Rischi

  • Startup Tecnologiche: Il rischio principale è l’incertezza legata al modello di business, alla tecnologia e all’accettazione di mercato.
  • Aziende in Crisi: I rischi sono più associati alla gestione della liquidità, al debito esistente, e alla capacità di ristrutturare efficacemente l’organizzazione.

Metodologie di Valutazione

  • Startup Tecnologiche: La valutazione si basa spesso su metriche di crescita futura, potenziale di mercato e comparabili con altre startup nel settore.
  • Aziende in Crisi: Le tecniche di valutazione includono l’analisi del flusso di cassa scontato, la valutazione dei beni e la stima dei costi di ristrutturazione.

Competenze Necessarie per Investitori

Competenze degli Investitori in Startup Tecnologiche

  1. Capacità di Valutazione Tecnologica: Competenza critica per valutare il potenziale innovativo e tecnico delle startup, comprendendo le tendenze emergenti e le potenziali applicazioni di mercato.
  2. Visione Strategica e di Mercato: Abilità nell’identificare opportunità di mercato inesplorate o in espansione e nel posizionare strategicamente la startup per capitalizzare su tali opportunità.
  3. Network e Mentoring: Disporre di una rete solida di contatti nel settore di riferimento e capacità di guidare le startup attraverso mentoring e coaching, fornendo accesso a risorse, partner e potenziali clienti.
  4. Advisory Finanziaria e di Crescita: Competenze avanzate in finanza d’impresa, con un focus su raccolta fondi, valutazione d’impresa e strategie di scalabilità per guidare la crescita sostenibile.

Competenze degli Investitori in Aziende in Crisi

  1. Gestione del Risanamento e della Liquidità: Capacità di analizzare rapidamente la situazione finanziaria dell’azienda, identificando le aree critiche e implementando strategie di risanamento efficaci.
  2. Competenze in Diritto Fallimentare e Ristrutturazione: Conoscenza approfondita delle leggi e delle procedure fallimentari, essenziale per navigare nelle complessità legali delle ristrutturazioni aziendali.
  3. Esperienza Operativa e di Turnaround: Abilità nel riconfigurare le operazioni aziendali, ottimizzare la struttura dei costi e implementare cambiamenti strategici per ritornare alla redditività.
  4. Capacità di Negoziazione: Competenza chiave nella trattativa con creditori, fornitori e altri stakeholder per ristrutturare il debito e assicurare il supporto necessario al processo di turnaround.

Competenze a Livello di Advisory

  • Analisi e Valutazione Finanziaria: Supporto specialistico nell’analisi finanziaria e nella valutazione d’azienda, cruciale per entrambe le tipologie di investimento per determinare il giusto valore e il potenziale di crescita o recupero.
  • Consulenza Legale Specializzata: Avvocati specializzati in diritto societario, fallimentare e delle tecnologie, indispensabili per navigare gli aspetti legali complessi legati agli investimenti e alle operazioni di turnaround o di crescita esponenziale.
  • Supporto Strategico e di Mercato: Consulenti strategici e di mercato che aiutano a identificare le tendenze emergenti, valutare la concorrenza e sviluppare piani di ingresso o di espansione di mercato efficaci.
  • Esperti in Risorse Umane e Change Management: Professionisti capaci di gestire le dinamiche interne, promuovere una cultura aziendale orientata al successo e guidare il cambiamento organizzativo necessario per l’innovazione o il risanamento.

La sinergia tra competenze interne e di advisory è fondamentale per navigare con successo le sfide e le opportunità presentate sia dalle startup tecnologiche emergenti sia dalle aziende in crisi. Un approccio olistico che integra expertise finanziaria, tecnologica, legale e strategica può significativamente aumentare le probabilità di successo dell’investimento.

Advisory: una provocazione per provare a rispondere ad una sfida irrisolta

L’advisor per il risanamento di aziende in crisi può trarre importanti insegnamenti dal consulente di startup, specialmente in termini di efficienza operativa, innovazione nei modelli di compensazione e nell’ottimizzazione dei processi. Questa trasposizione di conoscenze può portare a un significativo valore aggiunto nelle pratiche di risanamento, introducendo nuove prospettive e metodologie. Di seguito, vengono esplorate alcune aree chiave di apprendimento:

1. Riduzione dei Costi Advisory

  • Efficienza attraverso la Tecnologia: I consulenti di startup spesso si avvalgono di strumenti digitali per automatizzare processi e fornire servizi a costi contenuti. Gli advisor per il risanamento possono adottare tecnologie simili per snellire la due diligence, l’analisi finanziaria e la comunicazione con i clienti, riducendo così i costi operativi e aumentando la propria competitività.

2. Modello di Compensazione Basato su Equity

  • Work for Equity: Nei contesti di startup, è comune ricompensare i consulenti con equity o opzioni azionarie. Questo approccio può essere adottato anche nel risanamento aziendale, proponendo ai consulenti esterni un compenso parzialmente variabile, basato sui risultati del turnaround. Tale metodo allinea gli interessi dei consulenti con quelli dell’azienda e può migliorare la motivazione e l’impegno verso il successo del progetto.

3. Standardizzazione delle Operazioni

  • Processi Scalabili: La standardizzazione dei processi consente alle startup di crescere rapidamente. Analogamente, gli advisor per il risanamento possono sviluppare framework e toolkit standardizzati per valutazioni, analisi finanziarie e piani di turnaround, che possono essere personalizzati ma partono da una base comune, aumentando l’efficienza e riducendo i tempi e i costi di implementazione. Pensiamo ad esempio alla gestione dei rapporti con i creditori.

4. Innovazione nei Metodi di Finanziamento

  • Esplorazione di Nuove Aree di Finanziamento: Le startup sono spesso pioniere nell’uso di crowdfunding e altre forme innovative di finanziamento. Gli advisor nel campo del risanamento possono prendere ispirazione da questi metodi per identificare fonti di finanziamento alternative per le aziende in crisi, oltre ai tradizionali prestiti bancari o investimenti di capitale di rischio.

5. Agilità e Innovazione

  • Adottare una Mentalità Agile: La cultura startup enfatizza l’importanza dell’agilità e della rapidità nel rispondere ai cambiamenti del mercato. Gli advisor possono incorporare questa mentalità nel processo di risanamento, promuovendo decisioni rapide, sperimentazione e adattamento continuo alle condizioni di mercato in evoluzione.

6. Utilizzo Strategico dei Dati

  • Orientamento ai Dati per Decisioni Informed: La capacità di utilizzare analisi avanzate e big data per guidare decisioni strategiche è un punto di forza delle startup. Adottando approcci simili, gli advisor per il risanamento possono migliorare la qualità delle proprie analisi, identificare trend e opportunità non evidenti e fornire raccomandazioni basate su dati concreti.

L’incrocio tra le pratiche innovative dei consulenti di startup e l’esperienza degli advisor nel risanamento di aziende in crisi offre un terreno fertile per l’evoluzione delle strategie di risanamento. Integrando metodi agili, modelli di compensazione flessibili e tecnologie avanzate, gli advisor possono non solo ottimizzare le proprie operazioni ma anche fornire soluzioni più efficaci e personalizzate alle aziende in difficoltà, facilitando così il percorso verso la ripresa e il successo a lungo termine.

Conclusioni

Investire in startup tecnologiche e in aziende in crisi presenta sfide e opportunità uniche. Sebbene condividano alcuni punti di contatto come la ricerca di alti rendimenti e la necessità di una due diligence approfondita, le differenze nei loro obiettivi di investimento, orizzonti temporali, profili di rischio e metodologie di valutazione delineano chiaramente due distinte strategie di investimento. Gli investitori professionisti devono quindi adottare approcci su misura, capitalizzando sulla loro esperienza e capacità analitiche per navigare con successo entrambi gli ambienti.

Ridurre i costi di risanamento di imprese di ridotte dimensioni rappresenta una sfida in parte irrisolta ma che potrebbe trovare spunti e parziali soluzioni nelle nuove tecnologie e nelle modalità operative tipiche dei consulenti che operano nel mondo dell’innovazione magari operando in un percorso come la composizione negoziata in cui la crisi non dovrebbe essere pienamente deflagrata.