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Il 2024 tra M&A e Crisi, quella strana Dicotomia tra Crescita delle Operazioni di M&A e Aumento delle Crisi Aziendali nel 2024 in Italia

Uno strano anno tra crescita e crisi

Uno strano anno tra crescita e crisi

Quella Strana Dicotomia tra Crescita delle Operazioni di M&A e Aumento delle Crisi Aziendali nel 2024 in Italia

Nel contesto economico attuale, l’Italia, come molte altre economie avanzate, si trova di fronte a una strana dicotomia: da un lato, assistiamo a un rinnovato ottimismo per le operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A); dall’altro, si prevede un aumento delle crisi aziendali, delle ristrutturazioni e dei fallimenti.

Nel 2024, l’ambiente per le operazioni di M&A in Italia si caratterizza per una serie di spinte specifiche che, più che mai, rendono evidente l’importanza di considerare le peculiarità delle singole imprese e dei settori di appartenenza. Questa tendenza si discosta dall’approccio aggregato tradizionale, enfatizzando la necessità di un’analisi dettagliata e mirata. Questa situazione contraddittoria pone delle sfide uniche per gli operatori del mercato, i policy makers e gli analisti.

I nuovi scenari geopolitici e l’innovazione tecnologica sempre di più porteranno ad avere una economia estremamente bipolare fatta da settori cool ed aziende ben gestite ed altre realtà incapaci di gestire il cambiamento o semplicemente messe maggiormente alla prova dai cambiamenti in atto. Toccherà abbandonare il concetto, non nascondiamocelo spesso anche consolatorio, di congiuntura e di crisi per rimboccarci le maniche e tornare all’analisi strategica e di settore. Focalizzati sulla singola azienda, sui suoi assets, sulla difesa del vantaggio competitivo. Oltre tutto sempre più dinamico e sfuggente.

L’articolo si propone di esplorare questa dicotomia, concentrandosi in particolare sul contesto italiano nel 2024, alla luce dell’evoluzione dei tassi di interesse e delle dinamiche di mercato.

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Scenario Macroeconomico e Impatto sui Tassi di Interesse

Dopo un periodo di stretta monetaria mirata a contenere l’inflazione, attraverso l’aumento aggressivo dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali nel 2022 e nel 2023, i mercati finanziari anticipano ora un’inversione di questa tendenza per il 2024. Tuttavia, anche se i tassi di interesse hanno probabilmente raggiunto il loro picco, una riduzione troppo rapida potrebbe rischiare di riaccendere le pressioni inflazionistiche. Di conseguenza, la prudenza sarà la parola d’ordine nelle politiche delle banche centrali, compresa la BCE, che influenza direttamente l’economia italiana.

L’Aumento delle Crisi Aziendali

Nel breve termine, il mantenimento di tassi di interesse relativamente elevati potrebbe portare a un incremento delle difficoltà per le imprese, specialmente per quelle con elevata leva finanziaria. Un numero significativo di aziende italiane, già alle prese con i debiti in scadenza, dovrà affrontare la necessità di riorganizzare le proprie strutture di capitale. Questo scenario potrebbe tradursi in un aumento delle ristrutturazioni aziendali, dei rifinanziamenti e, in assenza di accordi consensuali, di procedimenti fallimentari (oggi liquidazione giudiziale). Tale situazione rischia di impattare in modo significativo svariati settori dell’economia italiana, già vulnerabili alle fluttuazioni del mercato globale e alle specificità locali.

La Ripresa dell’Attività di M&A

Parallelamente, la prospettiva di una discesa dei tassi di interesse nel 2024 sta alimentando un rinnovato interesse per le operazioni di M&A. In questo contesto, le società di private equity, dopo un periodo di cautela dovuto all’aumento dei tassi, potrebbero diventare più attive nell’impiego di capitale. Allo stesso modo, gli acquirenti strategici, con solidi bilanci e interessati a creare sinergie attraverso acquisizioni, potrebbero trovare nel mercato italiano opportunità attrattive. Tuttavia, la pressione sui rendimenti e l’attenzione alla sostenibilità dei modelli di business acquisiti imporranno una selezione rigorosa delle operazioni, con un focus particolare sulle prospettive di redditività a lungo termine.

Di seguito sono illustrate alcune delle principali dinamiche settoriali e aziendali che guidano l’M&A in Italia.

1. Digitalizzazione e Tecnologia

Il settore tecnologico, compresa la digitalizzazione dei servizi tradizionali, continua a essere un motore significativo per le operazioni di M&A. Le imprese italiane che hanno saputo innovarsi e integrare soluzioni digitali avanzate diventano target appetibili per le acquisizioni, sia da parte di investitori strategici, interessati a espandere le proprie capacità digitali, sia da parte di fondi di private equity, alla ricerca di aziende con forte potenziale di crescita e scalabilità. La trasformazione digitale attraversa verticalmente diversi settori, dalla finanza alla manifattura, rendendo questa tendenza trasversale.

2. Sostenibilità e Transizione Energetica

La crescente enfasi sulla sostenibilità e sulla transizione energetica spinge le aziende ad adottare pratiche più verdi, creando al contempo opportunità di M&A in settori come le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile. Le aziende italiane che operano in questi ambiti o che hanno intrapreso significativi percorsi di transizione ecologica sono particolarmente attrattive per gli investitori che desiderano posizionarsi in mercati in rapida espansione e in linea con le politiche ambientali europee.

3. Settore Salute e Biotech

Il settore della salute e biotech in Italia presenta notevoli opportunità di M&A, spinto dall’innovazione continua e dalla necessità di rispondere a sfide sanitarie emergenti. Aziende che operano nella ricerca e sviluppo di nuovi farmaci, dispositivi medici innovativi e soluzioni di telemedicina attirano l’interesse di grandi gruppi farmaceutici e investitori specializzati. L’obiettivo è quello di accelerare la commercializzazione di scoperte scientifiche e di ampliare le offerte di prodotti e servizi nel settore della salute.

4. Industria Agroalimentare e Alimenti di Qualità

L’industria agroalimentare italiana, rinomata a livello mondiale per la qualità e l’eccellenza dei suoi prodotti, rimane un settore chiave per l’M&A. La ricerca di sicurezza alimentare, tracciabilità e sostenibilità nella produzione spinge le aziende del settore ad unirsi o ad essere acquisite da gruppi più grandi, in grado di investire in tecnologie innovative e di garantire l’accesso a nuovi mercati internazionali. Questo trend evidenzia l’importanza di settori tradizionali che si rinnovano attraverso l’innovazione e l’espansione globale.

5. Settore del Lusso e dei suoi Fornitori

Il settore del lusso rappresenta una delle eccellenze italiane riconosciute a livello globale, un ambito in cui il “Made in Italy” eccelle per qualità, artigianalità e design. Nel 2024, l’industria del lusso e il suo ecosistema di fornitori emergono come un terreno fertile per le operazioni di M&A, trainati da diversi fattori chiave tra cui spicca oltre all’internazionalizzazione,  l’integrazione verticale o l’acquisizione di fornitori chiave.

L’Italia nel Contesto Globale

Il caso italiano si inserisce in un quadro più ampio, dove le dinamiche di M&A e le crisi aziendali non sono più fenomeni anticiclici, ma coesistono in un nuovo equilibrio economico-finanziario. Questa convivenza forzata tra due tendenze apparentemente opposte richiede un approccio strategico e una capacità di navigazione tra rischi e opportunità che solo gli operatori più agili e visionari potranno gestire efficacemente.

Conclusioni

La situazione italiana nel 2024 offre un chiaro esempio di come le economie avanzate stiano affrontando sfide inedite, dove la gestione delle crisi aziendali e le strategie di crescita attraverso le operazioni di M&A richiedono un bilanciamento sempre più sofisticato. Per gli stakeholders coinvolti, dalla leadership aziendale agli investitori, fino ai consulenti e agli analisti, comprendere questa nuova realtà e adattarsi ad essa sarà cruciale per navigare con successo nel panorama economico del futuro.